La metodica tradizionale ha come indicazione il 20% di successo (correzione con interventi chirurgici invasivi); in genere vengono fatte manipolazioni e applicati gessi per 5-6 mesi, o anche di più, ma per completare la correzione sono necessari interventi chirurgici invasivi e pericolosi come l’allungamento a zeta, la capsulotomia posteriore, il release postero mediale (intervento di Codivilla). Poi valve, doccette, scarpe ortopediche per diversi anni.
I risultati sono di frequente negativi, i piedi tendono ancora all’interno e diventano rigidi, con il passare degli anni possono fare molto male e la funzionalità è in parte limitata.
Purtroppo è ancora il metodo più utilizzato in Italia, anche nei centri ortopedici più frequentati. Molti ortopedici dicono di usare il metodo Ponseti, ma in realtà utilizzano un metodo meno efficace più simile a questo. La metodica tradizionale è oramai sorpassata come cura per il piede torto. Per quanto bene sia stata fatta l’operazione di Codivilla, è pur sempre una operazione invasiva: esso prevede una doppia incisione chirurgica (una nella parte posteriore e una nella parte interna del piede) e quindi una liberazione e allungamento delle strutture tèndinee, muscolari e articolari che bloccano il piede nella posizione di deformità. L’intervento è molto invasivo, in quanto incide di netto tutta la struttura tèndinea e muscolare del piede. Anche nei casi con esito positivo, diventa un pericolo latente e presente per tutta la vita del paziente. La percentuale quindi del 20% di guarigione per il metodo tradizionale, seppur molto bassa rispetto al metodo Ponseti (si sfiora il 100%), è semplicemente un falso, in quanto non tiene ASSOLUTAMENTE conto del piede in età adulta!
Possibili complicanze del trattamento chirurgico:
Necrosi cutanee e deiscenze delle ferite chirurgiche
Danni osteocartilaginei
Danni alla cartilagine di accrescimento
Necrosi alla testa dell’astragalo per l’eccessiva aggressione
Incompleta correzione o mancato mantenimento della correzione ottenuta
Ipercorrezione con valgismo del retropiede e pronazione
Riportiamo sotto alcune immagine di “tutori” proposti a qualche famiglia con bambini affetti da piede torto congenito. La mancanza della barra fissa, presente nel metodo Ponseti, FACILITA L’INSORGERE DELLA RECIDIVA! E dovete ricominciare con le cure!!!
condividi su Facebook
Progetto Bangladesh
Ogni anno in #Italia nascono oltre 600 #bambini affetti dal Piede Torto Congentio, che tuttavia è una delle patologie...