madagascar piede torto

Ed eccoci appena rientrati dal Madagascar, dove abbiamo avuto la grande opportunità di lavorare al fianco Isa Monti Saracino, presidente dell’Associazione “Giovanna per il Madagascar”. Isa ormai da 25 anni vive a Nosy Be e assiste attivamente i bambini disabili ( molti di loro nati con il piede torto ), sostiene le famiglie in grave difficolta, aiuta la maternità e la prima infanzia (dispensario di Dzamandzar) e promuove iniziative di prevenzione sanitaria. L’intervento si estende a tutta l’isola e molte richieste di aiuto cominciano ad arrivare anche dalla Grande Terre (L’isola di Madagascar vera e propria).
Nel giro dei villaggi dell’entroterra abbiamo incontrato tantissimi bambini e adulti nati con piede torto, non trattati, oppure trattati, purtroppo, con metodo tradizionale (operazioni invasive ed inutili). Il metodo Ponseti fatica a diffondersi, anche se il team di Feettogether ,coordinato dalla dottoressa Marta Vinyals,è già andato 2 volte in Madagascar.
La popolazione locale vive in condizioni estreme : se a Nosy Be un bambino si ammala , la famiglia non può fare altro che lasciarlo morire, perché non ci sono i soldi per le cure.
Alcuni bambini nati con il piede torto e altre patologie ortopediche vengono per fortuna salvati dalla morte certa, ospitati e curati dalle suore del Centro Stella Maris a Mangabè ( dove alloggiavamo ) . I dispensari di Dzamandzar e di Hell Ville fungono da pronto soccorso e distribuiscono medicine e aiuto gratuito a tutti quelli che ne hanno bisogno .
Speriamo che il team di Feettogether possa iniziare a collaborare presto con “Giovanna per il Madagascar” e la nostra associazione per donare serenità e un sorriso a tutti i bambini malgasci e alle loro famiglie
La strada è molto lunga, ma un po’ alla volta con l’impegno di tutti le cose cambieranno . GUARIRE SI PUÒ