TUTORE PONSETI

É importante che i genitori siano ampiamente informati sul metodo Ponseti. Il medico deve far capire che la metodica è composta da due fasi: la fase iniziale, cioè quella degli apparecchi gessati, in cui l’ortopedico manipola i piedi verso la posizione corretta e la fase finale, quella del tutore, in cui sono i genitori a dover gestire la situazione. Il medico mostra come applicare il tutore, toglierlo e fa provare al genitore di riapplicarlo sotto la sua supervisione.

Il tutore va indossato a tempo pieno (23 ore su 24) per poi scendere con il numero di ore di utilizzo progressivamente nel primo anno di vita in modo da permettere le normali tappe evolutive di acquisizione della deambulazione autonoma.

Quindi, se la correzione è stata raggiunta dopo il ciclo di gessi Ponseti:

  • Per i primi 3 mesi applicare il tutore per 23 ore al giorno
  • Dopo i 3 mesi rimuovere progressivamente il tutore, 2 ore ogni mese successivo, fino a quando il bambino inizierà a camminare;
  • In seguito applicarlo per 12 ore (non scendere mai sotto) durante la notte ed il riposo pomeridiano fino ai 5 anni di età.

Studi clinici hanno dimostrato che, quando le famiglie non hanno fatto indossare il tutore per il corretto numero di ore, si è avuta la recidiva del piede torto in una proporzione di 9 casi su 10 se il tutore è stato abbandonato entro il primo anno di vita; 7 su 10 se l’ abbandono è avvenuto entro il secondo anno di vita e 3 su 10 se il tutore veniva abbandonato al terzo anno di vita.

Assicurarsi sempre che il bambino si trovi a suo agio con il tutore, altrimenti controllare la pelle per eventuali segni di irritazione con relativo arrossamento della pelle stessa.

Soprattutto le prime volte, provare ad applicare i tutori con il bambino in uno stato di tranquillità, magari durante il periodo abituale del riposo, poiché ne favorirebbero rapidamente l’accettazione, associandoli alla fase di sonno.

É importante insegnare ai genitori come eseguire gli esercizi di mobilizzazione contemporanea delle ginocchia (flessione ed estensione) con il tutore indossato, in modo che il bambino si abitui a muovere i propri arti inferiori simultaneamente poiché, tentando di muovere una gamba alla volta, la sbarra interferirebbe nei suoi movimenti provocando in lui un senso di frustrazione.

I genitori vanno informati del fatto che in questo periodo ci saranno probabilmente notti insonni, per lo meno fin quando il bambino non si sarà abituato al tutore. Se il bambino avverte l’applicazione di questo tutore come scomodo o doloroso, è necessario rimuovere l’intero sistema e consultare il medico che lo ha prescritto, nel più breve tempo possibile.
Cercare, però, di evitare di rimuovere i tutori quando il bambino si sta agitando o manifesta il suo dissenso all’applicazione di questi, perché potrebbe imparare o intendere che ogni volta che protesta in questo modo, il tutore viene rimosso vanificando così l’intero progetto correttivo.

Delle coperte o degli elementi di cotone possono essere utilizzati per avvolgere questo sistema ed impedire così che lo stesso possa essere calciato via o inavvertitamente colpire il bambino. Dopo l’applicazione del tutore programmare la prima visita di controllo dopo 10-14 giorni per monitorare l’aderenza dei genitori al protocollo di trattamento. Se tutto risulta nella norma, la successiva visita avverrà dopo 3 mesi, quando è previsto che il bambino, crescendo, dovrà indossare il tutore soltanto nelle ore notturne e nei sonnellini giornalieri.


Prima di procedere all’applicazione dei tutori, assicurarsi che i piedini siano puliti e ben asciutti. Gli AFO devono essere indossati con calzini lisci in cotone, la cui lunghezza si deve estendere oltre la struttura tibiale della scarpina per evitare sfregamenti, dato che tutti i bambini che abbiano appena completato il periodo di applicazione dei tutori gessati, hanno una pelle estremamente delicata e sensibile.

FASE 1 – Preparazione degli A.F.O.


I tutori hanno una struttura diritta e possono essere applicati indifferentemente sia al piede destro che al piede sinistro. Cominciare aprendo completamente la scarpina in modo tale da inserire più facilmente il piede del bambino.


FASE 2 – Posizionare il piede all’interno degli A.F.O.


L’applicazione della scarpina avviene meglio se il piede viene afferrato da dietro e lo stesso rimane libero nell’aria. Fare scivolare dolcemente il piede all’interno, manipolandone con delicatezza la parte anteriore del collo ed il tallone.

Controllare che il calcagno sia posizionato stabilmente nell’alloggiamento calcaneare del tutore, verificando anche visivamente che il piede occupi questo spazio attraverso l’apertura calcaneare dello stesso.

 FASE 3 – Posizionare la linguetta sul collo del piede

Impedendo al piede di scivolare in avanti, posizionare la linguetta del tutore. La linguetta deve essere posizionata piatta, tangente al collo del piede e verso l’alto. Utilizzare il pollice per fermare stabilmente la linguetta sul collo del piede del bambino prima di allacciare il cinturino numero 2. Assicurarsi che questa non presenti grinze o pieghe che potrebbero causare fastidi al bambino.

 FASE 4 – Cinturino di fissazione mediale (nr. 2)

Passare il cinturino numero 2 sopra la linguetta e fissarlo alla sua fibbia di riferimento. Il cinturino deve essere assicurato in maniera stabile in maniera da mantenere l’AFO in una posizione stabile e corretta. Bisogna allacciare il cinturino numero 2 in maniera ferma, ma non eccessiva, per assicurare bene il tallone e garantire così un efficace e funzionale effetto di correzione. Una scarpina non allacciata correttamente può portare all’insorgenza di vesciche, a favorire indesiderati stati dolorosi ma soprattutto ad un effetto funzionale-correttivo inefficace.

 FASE 5 – Conferma della corretta applicazione


Controllare la posizione del tallone attraverso l’alloggiamento calcaneare infilando un dito in questa apertura e verificandone il suo assetto.

Se esiste uno spazio tra il margine posteriore del tallone e la struttura posteriore dell’AFO, allora l’applicazione non può dirsi corretta.

 FASE 6 – Cinturino di fissazione per le dita (nr. 1)


Il cinturino numero 1 non ha la necessità di essere chiuso troppo stretto ma, in ogni caso, bisogna accertarsi che sia il mesopiede che l’avampiede siano diritti e piatti ben appoggiati alla parte plantare del tutore ed allineati alla sua struttura. Attenzione anche alle dita che devono essere piatte e ben allineate. Quando l’applicazione di questo cinturino è corretta, sia il mesopiede che l’avampiede non possono compiere movimenti, se non minimi, sia medialmente che lateralmente rispetto alla struttura dell’AFO.

 FASE 7 – Cinturino di fissazione alto (nr. 3)


Fare attenzione nell’allacciare il cinturino numero 3, non stringendolo troppo per non correre il rischio di causare un indesiderato effetto laccio ed impedire così che il sangue defluisca normalmente alle dita.

FASE 8 – Applicazione degli A.F.O. alla barra divaricatrice


Dopo che i tutori sono stati correttamente applicati ai piedi del bambino, applicare gli stessi alla barra divaricatrice.

Partendo dalla loro parte posteriore, innestarli in senso antero-posteriore, facendoli scivolare nell’apposito aggancio-sgancio rapido del supporto calcaneare, sino ad udire un “click”. A questo punto l’AFO è correttamente applicato alla barra divaricatrice. Nel caso il bambino fosse colpito da questa malformazione ad un solo piede, applicare prima il tutore del piedino sano.

Per evitare l’insorgere di vesciche in prossimità della chiusura delle cinghie, si consiglia di inserire sotto il cinturino un dischetto di cotone (usato in genere per struccare).


La procedura di rimozione segue la strada inversa alla procedura di applicazione appena descritta. Per rimuovere gli AFO dalla barra divaricatrice, premere nella parte inferiore dello aggancio-sgancio rapido e tirare in avanti il tutore, fino a liberarlo dalla barra.

Utilizzare e regolare questo sistema solo secondo le indicazioni fornite dal medico prescrittore.
– Non modificare per alcun motivo la struttura delle barre divaricatrici. La loro modifica potrebbe compromettere l’esito dei risultati terapeutici e favorire indesiderate rotture del sistema con la possibilità di creare anche danni al piccolo paziente.

– nel caso in cui il piede presenti delle vesciche, sia dolorante o se il tutore AFO scivoli via dal piede non utilizzare il tutore e rivolgetevi subito al medico che lo ha prescritto.
– Lavare i tutori o la barra divaricatrice solamente con acqua tiepida, evitando di bagnare la pelle scamosciata esterna della scarpina come pure i cinturini di chiusura che potrebbero prematuramente rompersi.

Tabella misure A.F.O.

La corretta misura del tutore da utilizzare, facendo un riferimento alla tabella misure, è quella determinata dalla misura del piede maggiorata di una taglia. Ad esempio, se la misura del piede è 9cm, il tutore deve essere lungo 9,5cm (taglia 1).

Taglia corretta degli A.F.O.

Tutte le misure sono espresse in cm. In base alle dimensioni del piede, la corretta taglia di riferimento dell’AFO prescelto, deve essere leggermente superiore a quella del piede; questo accorgimento assicura che ci sia un minimo spazio per la crescita del piede. La larghezza del piede è riferita alla larghezza dell’AFO quando questo è chiuso. Assicurarsi che ogni AFO applicato sia della taglia corretta rispetto alla taglia del piede a cui deve essere applicato.